Arte in corso
CORTESI. STORIA DI UN CORNICIAIO
02/02/2025
CORTESI STORIA DI UN CORNICIAIO
a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini
2 febbraio - 16 marz0 2025

Alfonso Cortesi. Storia di un corniciaio non è solo un’esposizione di opere d’arte, ma il racconto della vita di un uomo, che nel secondo dopoguerra decide di scommettere sul fervore della scena artistica italiana e su un mestiere oggi quasi scomparso, quello del corniciaio. Un uomo a modo suo visionario, che rivoluziona il concetto stesso di cornice, che da mero elemento decorativo si trasforma in punto di equilibrio formale, capace di influenzare la percezione dell’opera d’arte e di espanderne la stessa narrazione visiva.


In mostra opere di:
Agostino Bonalumi, Anselmo Bucci, Giancarlo Bulli, Antonio Calderara, Enrico Castellani, Gianluigi Castelli, Emilio Chiusa, Amleto Emery, Agostino Ferrari, Lucio Fontana, Costantino Guenzi, Ugo La Pietra, Piero Manzoni, Lino Marzulli, Italo Mazza, Antonio Scaccabarozzi, Turi Simeti, Mario Sironi, Ettore Sordini, Giulio Turcato, Angelo Verga, Arturo Vermi, Giuseppe Zulberti.


Oltre alle quaranta opere esposte allo Spazio Heart di Vimercate, ognuna delle quali è un omaggio all’eccellenza dell’eccellenza artigiana di Alfonso Cortesi, la mostra celebra e mette in evidenza, attraverso documenti inediti, fotografie, cartoline, lettere, disegni, inviti e oggetti cortesemente concessi dalla famiglia Cortesi, le intuizioni e gli stretti legami di Alfonso Cortesi con la maggior parte degli artisti che si rivolgevano a lui, e la sua straordinaria capacità di creare un legame profondo con ogni opera.
Presenti in mostra alcuni lavori realizzati da artisti che hanno avuto un legame speciale con Cortesi, di profonda stima e fiducia reciproca, come Enrico Castellani, Arturo Vermi, Antonio Scaccabarozzi, Agostino Bonalumi, Agostino Ferrari, Ugo La Pietra, Lucio Fontana, Emilio Chiusa, Antonio Calderara, e che oggi ci raccontano la sua visione dell’arte e la sua sensibilità, che non conosce confini, pregiudizi, codici o tendenze.