Arte in corso
COLORI: IL BLU
12/05/2012
_ BLU Il 27 luglio del 2012 avranno inizio a Londra le Olimpiadi. Un evento sportivo ma anche un’importante occasione per riflettere sul concetto di unità dei popoli, di abbraccio tra etnie e culture diverse. Un incontro simboleggiato dall’icona olimpica per eccellenza, i cinque cerchi. Sono proprio i loro colori ad aver suggerito l’idea per questa nostra nuova avventura. Colori è un progetto che coniuga un messaggio universale all’esperienza privata del singolo; un’indagine sulla percezione che ciascuno di noi ha dello spettro cromatico e sulla storia e i motivi dell’utilizzo di ciascun pigmento, ma anche un inno alla pacifica convivenza tra le diverse sfumature che compongono il nostro mondo. Il progetto prevede sei mostre monocromatiche (i colori dei cerchi con l’aggiunta del bianco), ciascuna caratterizzata dall’evidente prevalenza di un colore e dalle possibili variazioni sul tema da esso suggerite, e una mostra fotografica itinerante, anch’essa dedicata all’argomento. Accompagna il progetto anche una serie di conferenze, nelle quali il tema è indagato dal punto di vista storico, iconografico, simbolico, psicologico ed estetico, e una serie di eventi collaterali. Data la sede espositiva prevista per il colore blu, il Comune di Brivio, ci è sembrato un atto dovuto cominciare il nostro percorso espositivo dall’opera di Rolando Persi, un artista profondamente legato alla sua cittadina. Il blu non manca nella tavolozza di Persi, è anzi uno dei colori preferiti dal pittore, che raggiunge i suoi più alti vertici creativi proprio là dove lascia libera la propria sensibilità di giocare con le molte sfumature del blu e dell’azzurro, un azzurro lirico, profondamente evocativo. Sono paesaggi anche quelli di Alessandro Savelli, e anche in questo caso sono paesaggi imbevuti di blu. Ma la tastiera su cui insiste il pittore di Desio è di tutt’altro registro. La dolcezza della modulazione dei blu di Persi si contrappone, offrendo non pochi spunti di riflessione, alla violenza abbacinante delle pennellate di Savelli, che mette in scena spazi imbevuti di luce, al contempo reali e immaginifici, concreti e simbolici. Ai blu intensi dei cieli e dei mari esotici, protagonisti della ricerca di Savelli, rispondono gli azzurri di Gaetano Orazio, la cui ricerca – poetica e pittorica – si è lasciata spesso affascinare dall’acqua, dal suo fluire, dallo scorrere puro di un fiume, di un ruscello. La sua produzione più recente racconta proprio del rapporto tra l’uomo e l’elemento liquido, quasi un ritorno alla placenta materna, certamente un momento di straordinaria libertà. Libero e volatile è anche il segno di Margherita Palmero, che accarezza il foglio su cui è tracciato come un verso poetico ben composto. L’ora blu «è l’unico momento in cui hai l’impressione che la natura cessi di respirare e questo... questo fa paura», dice la giovane Reinette all’amica Mirabelle, in un noto film scritto e diretto da Éric Rohmer. L’ora blu è uno dei momenti più magici e sospesi della giornata, quell’istante in cui il cielo si colora di un blu irreale, dagli accenti cobalto. Nicolò Quirico l’ha indagato con una serie di foto in bilico tra verità e immaginazione, poetici sguardi su una realtà che ci circonda e ci appartiene ma che forse non sappiamo osservare abbastanza a fondo. Ma il blu sa adottare anche una dimensione puramente concettuale. A rappresentare questo genere di ricerca, ciascuno con la propria personalità, tre artisti di formazione diversa: Angelo Dozio, con i suoi labirinti, i suoi infiniti e i suoi orizzonti, tele che catturano lo sguardo e lo conducono in percorsi tanto mentali quanto sensibili a tematiche legate alla storia e alla società; Jorrit Tornquist, uno degli artisti che meglio sa catturare l’essenza del colore nelle sue molteplici, spesso quasi impercettibili, vibrazioni, in opere di straordinaria eleganza e pulizia formale che raccontano nel profondo il senso di una cromia, indagata nelle sue varie tonalità; infine Franco Napoli, il più giovane di questa sezione, nella cui opera lo studio percettivo del colore si coniuga spesso all’emozione sonora. Le sue opere, raffinate e minimali, sono realizzate con strati di pigmento che determinano graduali trasformazioni della luce, provocando sottili variazioni cromatiche e luminose sulla superficie dipinta. _ BRIVIO _ SALA COMUNALE _ 12 / 27 MAGGIO 2012 _
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