Arte in corso
I TEMI DELL'ARTE / L'ARTE SACRA
20/10/2019
20 ottobre, ore 17,30
Sala Civica, Municipio, Piazza Repubblica 2, Robbiate, Lc
Arte sacra
una mostra a cura di Armando Fettolini e Simona Bartolena
nell'ambito del progetto I Temi dell'arte

20 ottobre - 3 novembre 2019

orari di apertura: sabato 15.30-18.30 domenica 10.00-12.30 / 15.30-18.30
e in settimana negli orari di apertura degli uffici

Prende avvio un nuovo progetto di heart: I temi dell'arte.
Sette mostre collettive per esplorare il ruolo dei generi iconografici della tradizione ai nostri giorni.
La prima mostra è dedicata all'arte sacra e inaugura il 20 ottobre a Robbiate.

Il progetto prende avvio con uno dei temi più complessi e importanti della tradizione artistica di tutti i tempi: quello sacro. Il cattolicesimo è, senza dubbio, la religione che più ha impiegato l’arte visiva per diffondere il proprio culto, dando vita a un’iconografia di straordinaria vastità, che giunge fino al tentativo di rappresentare Dio in sembianze umane. L’arte cerca da secoli di dare un’immagine a ciò che visibile non è e storicamente lo ha fatto adattando motivi iconografici ereditati dalle civiltà antiche e classiche e creandone di nuovi, reinterpretando e trasformando in quella direzione soggetti già esistenti e inventandone altri: soggetti che ancora oggi hanno il potere di comunicare con noi, viaggiando sicuri attraverso i secoli, conservando integro (o quasi) il loro significato originario. Anche chi è nato in ambienti non particolarmente religiosi riconosce una Madonna con bambino o una Crocifissione, con qualsiasi stile essi siano raffigurati, in alcuni casi anche se resi con forme che si astraggono sensibilmente dal vero.
Ma cosa ne è oggi dell’arte sacra? Aveva ragione Tito Amodei quando osservava "Abbiamo ridotto la Madre di Dio a un’immagine senza corpo e senz’anima, per non dire di peggio"? Esiste ancora un dialogo tra Chiesa e mondo dell’arte? C’è mai stato quel riavvicinamento tra artisti e committenza ecclesiastica che Paolo VI aveva auspicato in alcuni celebri discorsi degli anni Sessanta e Settanta?
La mostra propone le opere di artisti di generazioni e formazioni diverse, che, con identità e personalità profondamente differenti, hanno lavorato sul tema religioso, in epoca contemporanea.

In mostra opere di:
Tito Amodei, Ampelio Bonora, Gianni Bucher, Giancarlo Bulli, Mara Cantoni, Angelo Capelli, Andrea Cereda, Paolo Dolzan, Giuliano Gaigher, Camilla Marinoni, Giuseppe Monguzzi, Dolores Previtali, Hermann Josef Runggaldier, Rinaldo Turati, Nicola Zaccaria

Quella iconografica è senza dubbio una delle chiavi di lettura più interessanti che si possano applicare alla storia dell’arte: leggere le opere d’arte partendo dal soggetto – riflettendo sulla nascita, l’evoluzione, la storia e la fortuna dei generi – è un esercizio ricco di spunti interessanti, che apre nuove prospettive nella loro reale comprensione.
Ma oggi, ha ancora senso parlare di generi artistici? Esistono ancora i temi che hanno carat-terizzato la produzione artistica di tutti i tempi?
Questo progetto è nato proprio da questo interrogativo: da una domanda sollevata dall’eterogeneità e dalla caleidoscopica molteplicità delle espressioni contemporanee. Una domanda la cui risposta necessita di un’analisi senza schemi precostituiti, che indaghi liberamente nella scena attuale e nei diversi linguaggi, in cerca di conferme. Cos’è oggi la pittura di paesaggio? Che senso può ancora avere la natura morta? Il ritratto rispetta ancora canoni tradizionali? E l’autoritratto è ancora una forma di autoanalisi e autoaffermazione dell’artista?
In un’epoca di moltiplicazione febbrile delle immagini, che ormai invadono il nostro tempo e il nostro spazio e diventano una forma compulsiva di comunicazione e socialità (non sempre richieste), che ruolo hanno i temi nell’espressione artistica? Come risponde l’arte alla mania collettiva dei selfie – nuova, diffusissima, massificata forma di autoritratto – e alla consuetudine di riprodurre e rendere pubblico il nostro quotidiano o di manifestare per immagini il nostro sentire?
I Temi dell’arte parte da questo punto di vista, per viaggiare nel panorama contemporaneo dialogando con la storia, con l’intenzione di sollecitare un dibattito, o quantomeno una riflessione, sull’evoluzione dell’espressione artistica, riconsiderando alcune strade che l’arte percorre da sempre e scelte iconografiche che avvicinano artisti lontanissimi nello spazio-tempo.
I temi scelti sono quelli più diffusi nella produzione artistica di tutti i tempi. Gli artisti sono, invece, il frutto di una selezione curatoriale, indubbiamente soggettiva, coerente con il cammino tracciato fino a oggi dall’Associazione heart e da Ponte43. Le mostre, quindi, non hanno certo la presunzione di esaustività o completezza: esse sono pensate, piuttosto, per accendere dibattiti, suggerire riflessioni e nuovi percorsi critici su un argomento tanto importante quanto complesso e spesso trascurato (anche dagli storici dell’arte e dagli addetti ai lavori).
I Temi dell’arte, inoltre, prosegue una tradizione inaugurata anni fa dal gruppo fondatore di heart – pulsazioni culturali con Brianza: terra d’artisti o i più recenti Colori, Materie e Elementi, tutti progetti che, oltre a coinvolgere realtà diverse del territorio facendo rete, superano anche il concetto classico di mostra d’arte, arricchendosi con conferenze, incontri, eventi, iniziative pluridisciplinari.

Simona Bartolena e Armando Fettolini
(curatori de I Temi dell’arte)

 

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