Arte in corso
Oltreluogo - da Gianni Colombo a Joseph Beuys
26/11/2011

1970, Brianza: a Osnago nasce una galleria decisamente fuori dal comune, una realtà unica in un contesto sociale forse già culturalmente più vivace di quanto non si creda, ma certamente, almeno a quel tempo, non così aggiornato da frequentare artisti d’avanguardia quali Joseph Beuys, Gianni Colombo o François Morellet. Inizia così l’avventura di Giorgio Casati, gallerista e collezionista fuori dagli schemi, ideatore, con il prezioso aiuto di sua moglie Gabriella Marchesi, di uno spazio espositivo che sfugge alle definizioni, in bilico tra esperienza locale e aspirazioni internazionali, diviso tra il prestigio di un ufficialissimo passaggio ad Art Basel e l’emotività di una galleria a "conduzione famigliare", guidata solo dalla passione e dal gusto del suo creatore. Nata come "La Cappelletta", in quel di Osnago, trasferitasi poi, nel 1971, a Merate con il nome di Studio Casati, questo innovativo spazio espositivo, quasi un centro culturale nel senso più moderno del termine, porta una ventata di novità in una Brianza profondamente condizionata da una pittura di matrice morlottiana, se non addirittura ancora debitrice di Donato Frisia. Casati, al contrario, sceglie solo artisti dalla ricerca fortemente concettuale – come Beuys – o impegnati sul versante dello studio della fruizione dell’opera e delle questioni percettive, quali i protagonisti delle più innovative tendenze di arte programmata – come Gianni Colombo o Grazia Varisco – o personalità difficilmente collocabili in un movimento, dal percorso autonomo, unico – Come Giuseppe Spagnulo, Nanni Valentini e Antonio Scaccabarozzi.
Sono tutti artisti in cui Casati è il primo a credere, spesso allora (e forse ancora oggi) più noti all’estero che in Italia, con i quali egli instaura un rapporto straordinario, di amicizia e di fiducia, ospitandoli talvolta in casa propria o garantendo loro un alloggio o un atelier dove lavorare, magari in cambio di qualche opera. Vive ospite da lui per un lungo periodo, ad esempio, Dadamaino, ma gli sono vicini anche Giuseppe Spagnolo, Jorrit Tornquist, Antonio Scaccabarozzi, Gianni Colombo, François Morellet e molti altri. Come immaginabile, più che la gente del luogo, a frequentarne le mostre sono critici, collezionisti e appassionati provenienti da Milano ma anche dal resto d’italia e dall’estero.
La storia dello Studio Casati, conclusasi nel 1979, rivive ora, con le opere degli artisti che lo hanno animato, nello spazio Heart di Vimercate, un luogo che, per ambizione e intenzioni, ha più di un’affinità con la storica galleria meratese.
Una mostra-racconto che ripercorre, al contempo, una straordinaria esperienza privata e un momento storico – gli anni Settanta – socialmente, culturalmente e artisticamente vivacissimo.

La mostra è aperta dal 26 novembre al 18 dicembre 2011
orari:
mercoledì 21.00 - 22.30
giovedì 10.00 - 12.30
venerdì 21.00 - 22.30
sabato e domenica 10.00 - 12.30 / 15.00 - 19.30
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-