Arte in corso
Scaccabarozzi a Merate
02/12/2012
Dopo quella di Vimercate, nel fine settimana si inaugura anche la sezione di Merate. Domenica 2 dicembre, alle 16.00, apre i battenti la sede di Villa Confalonieri della mostra Antonio Scaccabarozzi. La Certezza del dubbio.
Meratese di nascita, protagonista della scena artistica europea più d’avanguardia, Antonio Scaccabarozzi è stato un artista straordinario, sempre avanti rispetto ai propri tempi, in costante evoluzione. Scaccabarozzi ha condotto una ricerca autonoma, originale, che dialoga con quelle dei suoi contemporanei pur preservando la propria unicità.

Questa mostra, da tempo immaginata e fortemente voluta dall’associazione heart e subito sposata dal Comune di Merate, intende essere un omaggio a questo grande maestro ben più celebre all’estero che in Italia. Sebbene, infatti, negli ultimi anni Scaccabarozzi sia stato ampiamente riscoperto dalla critica e dal pubblico anche sul suolo nazionale, mancava un riconoscimento pubblico da parte della sua città natale, alla quale, peraltro, egli è sempre stato molto legato.
Due mostre gemelle ma ambientate in luoghi tra loro molto diversi: il bianco nitore dello spazio heart – perfetto per ospitare nella più docile neutralità le opere dell’artista, assecondando la loro sofisticata purezza, agevolandone la percezione – e la solennità classica della Villa Confalonieri – cornice preziosa e incombente, esteticamente agli antipodi dell’essenzialità dei lavori esposti e in questo senso perfetta per instaurare con loro un dialogo stimolante e ricco di suggestioni –.

La curatela dell’intero progetto e delle due mostre è affidata a Simona Bartolena che, con la collaborazione di Natascia Rouchota, vedova Scaccabarozzi, ha progettato due esposizioni differenti per spirito e taglio critico, pensate in relazione agli spazi espositivi.
La sezione dedicata alle opere in polietilene, un ciclo di lavori che merita un’attenzione tutta particolare, è invece stata curata da Alessandra Galbusera, da tempo studiosa di questa peculiare fase del lavoro dell’artista.

Il Comune di Merate tributerà l'onorificenza dell'Ambrogino d'oro ad Antonio Scaccabarozzi con cerimonia ufficiale il 7 dicembre alle ore 18.00 in villa Confalonieri.


Antonio Scaccabarozzi – La certezza del dubbio

22 novembre – 9 dicembre 2012
heart – SPAZIO VIVO, via Trezzo, angolo via Manin, Vimercate, Mb

Inaugurazione giovedì 22 novembre, ore 21.00

orari di apertura:
martedì dalle 16.00 alle 18.30
venerdì dalle 21.00 alle 23.00
sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00


2 - 16 dicembre 2012
Villa Confalonieri, viale Garibaldi, Merate, Lc

Inaugurazione domenica 2 dicembre, ore 16.00

orari di apertura:
dal 3 al 9 dicembre: tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.30
dal 10 al 13: chiuso
dal 14 al 16 dicembre: tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.30

Per informazioni sugli eventi collaterali consulta il sito www.associazioneheart.it


Antonio Scaccabarozzi: la certezza del dubbio

"Non vivere mai il presente vuol dire non vivere mai"
(Antonio Scaccabarozzi)

L’avventura artistico-conoscitiva di Antonio Scaccabarozzi comincia fin dalla sua gioventù. Nato a Merate nel 1936, ancora ragazzino trova impiego in qualità di disegnatore presso uno studio grafico e fotolito, portando avanti nel frattempo gli studi alla Scuola Superiore di arte applicata del Castello Sforzesco di Milano. La vera e propria formazione avviene, però, a Parigi, dove soggiorna a lungo, spettatore entusiasta della scena cittadina e in seguito a Londra, a Rotterdam e altrove, ovunque ci siano esperienze artistiche e non da indagare e conoscere. Risalgono a questi primi anni alcuni incantevoli disegni, dal tratto rapido e di rara efficacia. Poche le opere sopravvissute di questa fase formativa, vissuta all’insegna della ricerca del sé, tra pittura astratta e sperimentazione di materiali extra-pittorici.
Fin dagli esordi il procedere di Scaccabarozzi è per cicli tematici. C’è una riflessione sottile sul tempo e sul suo scorrere in questo incedere ciclico del lavoro dell’artista; egli sente di appartenere alla dimensione del presente, e con qualcosa di simile a un timore reverenziale si accinge a osservare il tempo, desiderando esperire i meccanismi del suo fluire, misurarne lo scorrere
Per Antonio Scaccabarozzi arte è sinonimo di ricerca. Il suo è innanzi tutto un percorso esplorativo, nel quale il dubbio è elemento imprescindibile della creazione, punto di partenza, in quanto impulso all’elaborazione dell’opera, e al contempo punto di arrivo, quale mezzo espressivo prevalente nel dialogo con lo spettatore. La ricerca di Scaccabarozzi è dunque una lunga, instancabile, riflessione, dove riflettere "vuol dire anche conoscere".
Un’indagine privata, così come individuale e personale sarà la percezione che ciascuno avrà dell’opera conclusa, con percorsi di fruizione del tutto soggettivi. L’opera di Scaccabarozzi è dunque innanzi tutto un viaggio con andata e ritorno: il viaggio compiuto dall’artista per rispondere a una o più domande (quanto pesa? Quanto è grande? Quanto dista? Che effetto farà? Quale esito porterà l’azione?) e quello del fruitore per risalire dall’esito alla questione che lo ha generato, per comprendere i motivi e i gesti che lo hanno determinato. Nella semplicità e disarmante essenzialità delle sue opere sta gran parte del senso della ricerca di Antonio Scaccabarozzi: una ricerca condotta tra analisi scientifica e osservazione della natura, ossessione per il calcolo e libertà espressiva, con un linguaggio unico, personale, meravigliosamente coerente, ancora oggi d’avanguardia.
Ben più noto all’estero che in Italia, sebbene oggi sia ampiamente riconosciuto anche in patria, Scaccabarozzi è morto il 18 agosto del 2008, in un incidente stradale.

Simona Bartolena
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